SINTESI DEL PERCORSO A SCHEDE – DIALOGO INTERRELIGIOSO CENTRO ASTALLI
o sono buddista e ti racconto di me.Essere buddhista nella società contemporanea non è semplice. Molte persone credono che questa religione sia quasi una moda, qualcosa in stile New Age. Inoltre in una società basata sul consumismo, come si può esercitare la virtù della moderazione? Si può davvero desiderare la pace in un tempo di guerra perenne? Una domanda che molti mi pongono è: cosa dice il buddhismo? È difficile far capire che la mia credenza è qualcosa che va oltre le parole.
Essere buddhista per me è essere in pace con se stessi e con la realtà circostante cercare di agire nel miglior modo possibile per attenersi almeno a un buon karma. Mi rendo conto che è poco, ma l’esperienza riguardante questa religione si riduce davvero all’essenziale, perché le parole non possono spiegare quello che si prova realmente e ogni tentativo rischia di diminuire la portata ontologica degli insegnamenti.
Andrea, 19 anni
Una preghiera:
Possano tutti gli esseri, ovunque si trovino sofferenti nel corpo e nella mente, ottenere un’ anno di felicità e di gioia per virtù dei miei meriti. Perché fintanto che essi rimangano nell’esistenza ciclica, possa la loro felicità terrena mai diminuire e possano tutti loro ininterrottamente ricevere onde di gioia da Bodhisattva. (Dalla preghiera di Shantideva VII sec.)
Possano tutti gli esseri, ovunque si trovino,
sofferenti nel corpo e nella mente, ottenere un
esseri, ovunque si trovino,
Io sono cristiana e ti racconto di me.
Per me essere cristiana significa non affrontare le cose da sola, essere cosciente che ho un Padre Celeste che si occupa di me. Significa vivere nella libertà e nel perdono che Gesù ha acquisito per me. Significa stabilire e creare rapporti con gli altri basati sul profondo rispetto per la persona umana, perché nel Cristianesimo Dio ha scelto di farsi uomo. Significa infine non considerare me stessa e gli altri “giudicabili” solo secondo i criteri degli uomini, ma cercare di guardare me stessa e gli altri con gli occhi di Dio.
Antonella, 23 anni
Una preghiera:
O Signore tu che sei al di sopra di noi, Tu che sei anche in noi, Tu che io non conosco, ma a cui appartengo. Tu che io non comprendo, ma che costruisci il mio destino, fa che io segua fino in fondo la via delle tue segnalazioni interiori in amore pazienza, in fedeltà e in coraggio, in rettitudine e umiltà, in quiete. O Signore tu che sei al di sopra di noi, Tu che sei anche in noi, fa che ognuno ti veda anche in me. (Dag Hammarskjöld- segretario delle nazioni unite (1953-1961) Premio Nobel per la pace.
Io sono ebrea vi racconto di me.
Essere ebrea per me significa dimostrare che un altro modo di vivere è possibile; è possibile avere rispetto per una tradizione plurisecolare, senza che questa divenga
soffocante o impedisca a un giovane ebreo di fare le stesse esperienze rispetto ai propri coetanei. Il fatto di essere giovani ma anche rispettosi di una tradizione antica aggiunge una sfumatura di complessità alla realtà che mi trovo ad affrontare quotidianamente . È una realtà di compromessi, che non significano per forza rinunce, bensì imparare a porsi in una linea mediana che permette di essere più cose contemporaneamente.
Noemi, 21 anni
Una preghiera:
Signore del mondo, che regnò già prima che qualunque creatura fosse plasmata, nel momento in cui tutto fu fatto conforme al Suo desiderio allora cominciò ad essere chiamato Re. E dopo che tutto avrà cessato di esistere regnerà ancora da solo, maestoso. Egli era, Egli è, ed Egli sarà nella gloria. (Inno liturgico del mattino)
Io sono induista ti racconto di me.
Per me essere induista significa aver trovato il linguaggio del cuore, dell’amore, della devozione, un meraviglioso cammino che avvicina a Dio. La ricchezza dei simboli indù, le immagini delle Divinità e i suoni sacri sono strumenti che mi rendono più sensibile a percepire la Coscienza in tutte le cose animate e inanimate . Tutte le religioni portano a
Dio, ma nell’induismo ho trovato il mio linguaggio spirituale, ho dato un senso alla mia vita.
Ila Devi, 28 anni
Una Preghiera:
La Gayatri, Signore di tutte le galassie, tu che sostieni l’universo da cui tutto nasce, e attraverso cui tutto ritorna svelami il volto del vero sole spirituale ora nascosto da un disco di luce dorata, affinché io possa conoscere la verità e svolgere correttamente il mio compito mentre faticosamente cammino giorno dopo giorno, verso i tuoi sacri piedi.
Io sono musulmana ti racconto di me.
Essere musulmano? Significa essere la persona più felice del mondo! Questa condizione ha un significato imponente,che non si può spiegare in poche righe...Il musulmano è colui che, seguendo il modello del profeta Muhammad e del Corano, ha la possibilità di essere una persona più giusta ed equilibrata .
io mi sento veramente orgogliosa di appartenere a questa religione!
Susanna, 16 anni
Una preghiera:
Egli è ALLAH, Colui all'infuori del Quale non c'è altro Dio, il Compassionevole,il Misericordioso, il Re, il Santo, la Pace, il Fedele (Colui Che mette al sicuro), il Custode, l'Eccelso,Colui Che costringe al Suo Volere, il Cosciente della Sua grandezza, il Creatore, Colui Che dà inizio a tutte le cose, Colui Che dà forma a tutte le cose, Colui Che tutto perdona, il Supremo Dominatore, il Munifico, il Sostentatore (Colui Che provvede), il Giudice, l'Onnisciente, Colui Che chiude la mano (Colui Che trattiene), Colui Che apre la mano (Colui Che concede),Colui Che diminuisce (umilia), Colui Che eleva, Colui Che esalta, Colui Che umilia ,l'Audiente (Colui Che tutto ascolta), Colui Che tutto osserva, l'Arbitro, il Giusto, il Benevolo (il Perspicace, il Buono, il Sottile) il Beninformato, il Paziente, il Sublime (l'Immenso), il Perdonatore, il Riconoscente, l'Altissimo, il Grande, il Custode, Colui Che vigila, il Contabile (Colui Che chiede conto), il Maestoso, il Generoso (il Nobile), Colui Che veglia, Colui Che esaudisce (Colui Che risponde), l'Immenso (il Largo), il Saggio, l'Amorevole, il Glorioso (l'Illustre), Colui Che resuscita, il Testimone, il Vero (la Verità), il Protettore (il Garante), il Forte, l'Irremovibile, il Patrono, il Degno di Lode, Colui Che tiene i conti di tutte le cose, Colui Che dà inizio (origine), Colui Che reitera,Colui Che dà la vita, Colui Che dà la morte, il Vivente, il Sussistente Che accudisce, Colui Che trova tutto ciò che vuole, il Glorificato, l'Uno, l'Unico, l'Assoluto, Colui Che tutto può, l'Onnipotente, Colui Che fa avanzare (Colui Che anticipa), Colui Che fa ritardare (Colui Che proroga), il Primo, l'Ultimo, il Palese, l'Occulto, il Protettore (l'Alleato), l'Altezzoso (il Sublime, l'Altero), il Caritatevole, Colui Che accetta il pentimento, il Vendicatore (Colui Che si vendica), l'Indulgente (Colui Che tutto cancella), il Dolcissimo, il Padrone del Regno, Colui Che è colmo di maestà e onore, l'Equo (Colui Che giudica con la bilancia), il Radunatore (Colui Che riunisce), il Ricco (Colui Che basta a Sé Stesso), il Donatore (Colui Che procura l'abbondanza), Colui Che impedisce, Colui Che nuoce, il Benefico (Colui Che procura guadagno), la Luce, la Guida, il Creatore perfetto, l'Eterno, l'Erede (Colui Che è l'Erede di ogni cosa), il Retto.
(Preghiera dei 99 nomi di Allah)
Io sono Sikh ti racconto di me.
Per me essere sikh significa essere discepolo di Dio e accettare il destino riservato per me dal Creatore, ringraziandolo nel bene e pregandolo nei momenti di difficoltà. Per me e per tutti i sikh, in ogni essere vivente del creato risiede una parte della Sua luce infinita . Vivere in un mondo che si ispira a valori molto diversi mi spinge ogni giorno a rivedere gli insegnamenti dei nostri guru, ringraziandoli per ogni singolo respiro donatomi attraverso la preghiera e la meditazione giornaliera.
Singh Inderpreet, 26 anni
Una Preghiera:
O Signore, dacci la luce, dacci la capacità di comprendere così che possiamo sapere ciò che ti fa piacere e possiamo tutti prosperare con la Tua grazia. (dalla preghiera quotidiana)