Avvento 2016
‘Gesù è prima di tutto l’epifania di Dio, non solo per ciò che ha rivelato a suo riguardo, ma perché nello Spirito Lo rende presente, incarnato nella sua persona. Gesù non incarna solo l’icona di Dio, ma anche un’idea di vita che vale la pena di essere seguita’ (Jesus, a new vision – MJ. Borg)
Da quando Dio ha scelto di divenire uomo, assumendo la nostra carne, Dio è ‘cambiato’, non è più solo Lui, è da ora e per sempre Dio –e- uomo. Questa ‘modifica’ trova la sua espressione più piena nell’Ascensione, quando la nostra carne, con tutta la sua caducità, è assunta in cielo. Dio non è più solo Dio, e l’uomo non più solo uomo. Nel mistero del Natale dunque, celebriamo la carne ‘sacramento’ di Novità: laddove ci esprime limite, diviene orizzonte; riconoscendola povera, è ricca
Come il teatro, pure la religione rinvia ad una realtà altra che rappresenta, non è a sé. I Padri dicevano della Chiesa che è ‘mysterium lunae’, rinvia alla lude del sole che è Cristo. La luce splende, nelle tenebre